Donazioni di sangue: limitazione per rischio virus west nile e zika virus (di Maurizio Rosati)
Dal nuovo numero di “Avis Roma”, un interessante articolo dal titolo “Donazioni di sangue: limitazione per rischio virus west nile (WNV) e zika virus (ZIKAV)” e firmato dal dottor Maurizio Rosati, responsabile area sanitaria AVIS Regionale Lazio.
“Da qualche tempo non si fa altro che parlare di questi due virus che rappresentano una delle cause della sospensione temporanea alla donazione di sangue o emoderivati: andiamo a conoscerli da vicino. Lo ZIKAV ed il WNV sono due ARBOVIRUS trasmessi all’uomo da artropodi (con maggior frequenza dalle zanzare) ed appartengono alla famiglia FLAVIVIRIDAE, genere FLAVIVIRUS, come gli stessi virus responsabili della Febbre Gialla e della Dengue. Il virus del Nilo solo accidentalmente può infettare l’uomo; l’infezione umana è asintomatica in oltre l’80% dei casi mentre nel restante 20% dei casi i sintomi sono pseudoinfluenzali. Nello 0,1% di tutti i casi l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite e meningoencefalite. Per prevenire la trasmissione del virus mediante la trasfusione di sangue o di emoderivati, vengono sospesi temporaneamente dalla donazione per 28 giorni dal rientro quei donatori che abbiano soggiornato almeno una notte nelle aree a rischio per l’infezione da WNV documentato attraverso idonei sistemi di sorveglianza epidemiologica. Sono sospesi invece per quattro mesi dalla completa guarigione coloro ai quali è stata fatta diagnosi di infezione. L’esclusione temporanea non viene applicata nel caso in cui sia eseguito, con esito negativo, il test dell’acido nucleico (NAT) sul donatore. Anche per lo ZIKA virus l’infezione decorre nella maggior parte dei casi in maniera asintomatica o paucisintomatica. I sintomi sono anch’essi similinfluenzali con l’aggiunta di rush maculopapulare e compaiono tra i 3 e i 12 giorni dalla puntura di zanzara, con durata tra 2 e 7 giorni. Complicanze neurologiche ed autoimmuni sono rare. Attualmente ci sono state epidemie in diversi paesi del mondo, in particolare nel continente americano, con casi di microcefalia neonatale ed altri disordini neurologici costituendo un’emergenza di sanità pubblica di livello internazionale.
Per questo motivo si applicano:
– Il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni di infezione;
– Il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dalla risoluzione dei sintomi per i donatori con anamnesi positiva per infezione da ZIKAV.
Per quanto riguarda il WNV il Centro Nazionale Sangue provvederà ad emanare via via gli aggiornamenti relativi alle zone coinvolte dalle infezioni, elaborando una cartina con l’elenco specifico delle città e regioni italiane a rischio, con le indicazioni e le spiegazioni utili.
Lo stesso CNS effettuerà il monitoraggio della situazione epidemiologica internazionale della infezione da ZIKAV attraverso le consultazione del sito dell’European Centre for Desease Prevention and Control (ECDC) e quello della Pan American Health Organization (PAHO) e provvederà ad emanare specifiche note.
Maurizio Rosati
Responsabile area sanitaria AVIS Regionale Lazio