Avis Lazio, per chiarire la posizione dell’associazione dopo un articolo web apparso nella giornata di oggi, pubblica interamente la lettera inviata dal presidente regionale, Fulvio Vicerè alla dott.ssa Stefania Vaglio, responsabile UOC SIMT Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma.
Gentilissima Dott.ssa Stefania Vaglio,
in relazione all’articolo apparso oggi su
affaritaliani.it (
leggi articolo), avendolo letto mi sento di “raccontare” le cose come sono andate e come le ho “vissute.”
a)ieri al Tg Canale 5 all’ora di pranzo, ho seguito il servizio sulla donazione del sangue, realizzato con il Centro Nazionale Sangue, con il Servizio Trasfusionale del Sant’Andrea e con la partecipazione del Sindaco Marino donatore.
L’impressione “a caldo” è stata per me positiva, un qualcosa che chi lavora, come me, in associazione da circa trent’anni apprezza nel vedere le Istituzioni in prima fila nel coinvolgimento dei cittadini alla donazione di sangue. Ed in una Città carente come Roma tale sollecitazione è importante e dovuta.
b) stamane, nelle prime ore, sono stato contattato, via cellulare, da un Signore (non ricordo né il nome né il ruolo che rivestiva nella telefonata) che, ricordando il servizio televisivo di ieri, mi comunicava che alcune persone avevano sottoposto il dubbio su quella donazione di sangue.
Ritenendo quella telefonata non in cattiva fede né tantomeno mi ci son sentito io, rispondevo che la curiosità poteva essere soddisfatta entrando nel sito del CNS, nel settore specifico. Sollecitato per un mio parere, rispondevo che l’idoneità alla donazione è un atto medico che compete solamente al medico selezionatore di quella occasione.
Per cui la risposta a quella “curiosità” andava ricercata altrove, e non dalle Associazioni che si sentono impegnate in tutto l’arco dell’anno per far sì che i cittadini riescano a soddisfare le esigenze ematiche di tutti gli ospedali. Gli ammalati non possono permettersi il lusso di vedersi rinviato un intervento chirurgico od una terapia trasfusionale.
“Leggendo” poi tra le righe dell’articolo, si “sente” che quello che si mette in discussione non è solamente la donazione ma ben altro………
A chi scrive interessano cose ben diverse: Avis è sinonomo di solidarietà, disponibilità e servizio…….non di pettegolezzo.
Pettegolezzo o come si voglia chiamare tra un po’ di giorni scomparirà nella mente dei pochi….la donazione è un atto di grande civiltà a servizio di molti… e per quei molti faccio finta di non aver né letto l’articolo né aver visto il mio nome utilizzato in modo distorto.
AutorizzandoLa ad usare questo scritto per ciò che riterrà utile, confermando la mia stima, La saluto cordialmente.
Fulvio Viceré
Presidente Avis Regionale Lazio