Ricerca per:
Assemblea Provinciale Avis Roma ad Anzio

Nella splendita Villa Sarsina (che prende il nome dagli Aldobrandini Principi di Sarsina) della città di Anzio (Rm), sabato scorso 18 marzo, si è svolta la 67a Assemblea dell’AVIS Provinciale di Roma.
Alla presenza anche dei due Vice Presidenti dell’AVIS Regionale Lazio, Roberto Fantauzzi e Marco Fioravante, e nel clima del reciproco rispetto di tutte le AVIS comunali si è giunti ad una facile conclusione della manifestazione; caratterizzata anche dal fatto che tutte le mozioni presentate sono state votate all’unanimità. Seguono alcune foto dell’evento di sabato scorso, 18 marzo 2015 ad Anzio.

Assemblea Provinciale Avis Frosinone ad Amaseno
Si è svolta ieri, domenica 22 marzo 2015, nella sala parrocchiale della chiesa di Santa Maria Assunta di Amaseno (Fr), l’annuale assemblea provinciale dell’Avis Frosinone, alla presenza di molti presidenti e delegati delle sezioni dell’intera provincia di Frosinone. Tantissimi i temi affrontati, oltre poi alle prassi burocratiche di rito come l’approvazione del bilancio consultivo e preventivo. Si è parlato molto anche del futuro dell’associazione in ambito provinciale per Frosinone, con il tema dell’Accreditamento Unità di Raccolta Sangue espresso nel decreto del commissario Zingaretti e pubblicato proprio nei giorni scorsi. Un’assemblea sicuramente interessante, dal quale sono scaturite le criticità che vive l’associazione in provincia di Frosinone, i risultati finora raggiunti, la crescita dell’anno appena trascorso e gli auspici per l’immediato futuro. Pubblichiamo le foto realizzate in occasione dell’evento. Presto pubblicheremo anche il video dell’Assemblea Provinciale Avis Frosinone e l’intervista al presidente provinciale Romano Reatini.
In rappresentanza dell’Avis Lazio, in qualità di vice-presidente vicario era presente Marco Fioravante, poi il responsabile della Comunicazione Avis Lazio, Roberto Andrelli, e il consigliere Tiziana Calcagni. In rappresentanza dell’Avis Nazionale è intervenuto, invece, il consigliere Antonio Tombolillo.
Accreditamento Istituzionale delle Unità di Raccolta Sangue Lazio

Trasmissione televisiva Ballaro'RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DEL 10 MARZO 2015,  n. U00101
Criteri e modalità per il rilascio dell’Autorizzazione all’esercizio e l’Accreditamento Istituzionale delle Unità di Raccolta Sangue associative e delle Articolazioni Organizzative dei Servizi Trasfusionali della Regione Lazio.

VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio;
la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n.6 e successive modifiche ed integrazioni;
la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, con la quale il Presidente della
Regione Lazio è stato nominato Commissario ad Acta per la realizzazione degli obiettivi di risanamento finanziario previsti nel piano di rientro dai disavanzi regionali nel settore sanitario;
la delibera del Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2014 con la quale l’Arch. Giovanni Bissoni è stato nominato Sub commissario per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del SSR della Regione Lazio, con il compito di affiancare il Commissario ad Acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell’incarico commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013;
il Decreto Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e successive modificazioni ed integrazioni; la Legge Regionale 3 marzo 2003, n. 4, e successive modifiche e integrazioni;
il Regolamento Regionale 26 gennaio 2007, n. 2, e successive modifiche e integrazioni;
il D.Lgs. 261 del 20 dicembre 2007, Art. 2, comma 1, con il quale sono state individuate e definite le attività svolte dai Servizi Trasfusionali e dalle Unità di raccolta, che si intendono rispettivamente “Le strutture e le relative articolazioni organizzative, comprese quelle per le attività di raccolta, previste dalla normativa vigente secondo i modelli organizzativi regionali, che sono responsabili sotto qualsiasi aspetto della raccolta e del controllo del sangue umano e dei suoi componenti, quale ne sia la destinazione, nonché della lavorazione, conservazione, distribuzione e assegnazione quando gli stessi sono destinati alla trasfusione” e “Strutture incaricate della raccolta, previa autorizzazione delle Regioni o Provincie autonome competenti, gestite dalle associazioni dei donatori volontari di sangue convenzionate e costituite ai sensi della normativa vigente; le Unità di raccolta, gestite singolarmente o in forma aggregata dalle predette associazioni, operano sotto la responsabilità tecnica del Servizio trasfusionale di riferimento;”;
la Deliberazione della Giunta Regionale 13 aprile 2012, n. 139 che ha recepito l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano sui requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei Servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e sul modello per le visite di verifica. Rep. Atti n. 242 del 16.12.2010;
la Determinazione dirigenziale n. B04512 del 20.07.2012 con la quale è stato recepito il Regolamento per l’organizzazione e la conduzione delle visite di verifica dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti svolte dal team di valutatori qualificati che comprende gli ispettori designati dalla Regione Lazio e inseriti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, ai sensi dell’Accordo fra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 16 dicembre 2010;
i Decreti del Commissario ad Acta n.U0082/2009 e n.U0092/2010 che istituiscono e confermano il Centro Regionale Sangue;
il Decreto del Commissario ad Acta n. U0090 del 10 novembre 2010 concernente l’approvazione dei requisiti minimi autorizzativi per l’esercizio delle attività sanitarie e socio sanitarie, con il quale è stato avviato, tra l’altro, il procedimento di accreditamento definitivo;
il Decreto del Commissario ad Acta n. U0008 del 10 febbraio 2011 che modifica e integra il Decreto del Commissario ad Acta U0090/2010;
il Decreto del Commissario ad Acta n.U00379 del 07.08.2013 con cui è stato nominato il direttore del Centro Regionale Sangue;
il Decreto del Commissario ad Acta n. 207 del 20 giugno 2014 che ha confermato il ruolo del Centro Regionale Sangue, in particolare, ha recepito nell’Allegato 1 l’Accordo tra il Governo, le

19/03/2015 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 23

OGGETTO: Criteri e modalità per il rilascio dell’Autorizzazione all’esercizio e l’Accreditamento Istituzionale delle Unità di Raccolta Sangue associative e delle Articolazioni Organizzative dei Servizi Trasfusionali della Regione Lazio.

IL PRESIDENTE IN QUALITA’ DI COMMISSARIO AD ACTA

19/03/2015 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 23

Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 25 luglio 2012, concernete “Linee guida per l’accreditamento dei Servizi trasfusionali e delle Unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti”. Rep Atti n.149 del 25.07.2012;

  • –  la nota prot. 371590 del 30.06.2014 trasmessa ai legali rappresentanti delle Associazioni/Federazioni di donatori volontari di sangue unitamente alla scheda e alla relativa check list da compilare per ogni unità di raccolta di sangue (UdR) al fine di avviare le procedure per l’autorizzazione e l’accreditamento istituzionale;
  • –  la nota prot. n.424449 del 23.07.2014 trasmessa ai legali rappresentanti delle Associazioni/Federazioni di donatori volontari di sangue con la quale è stato richiesto di integrare la documentazione prodotta con il modulo della dichiarazione preliminare ai fini del rilascio di una nuova autorizzazione all’esercizio e/o di conferma dell’autorizzazione delle unità di raccolta di sangue, ai sensi della Legge Regionale n. 4/2003 e del Regolamento Regionale n. 2/2007;
  • –  la nota prot. n. 534757 del 29.09.2014 con la quale è stato comunicato ai legali rappresentanti delle Associazioni/Federazioni di donatori volontari di sangue lo stato dell’iter amministrativo per l’autorizzazione e l’accreditamento delle unità di raccolta di sangue associative e la proroga al 30.10.2014 del termine di presentazione della documentazione integrativa richiesta;
  • –  il Decreto Legge n. 192 del 31.12.2014 convertito dalla Legge 27 febbraio 2015, n. 11, che proroga al 30 giugno 2015 il termine del 31 dicembre 2014 previsto dall’articolo 2, comma 1-sexies, lettera c), del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, per dare compiuta attuazione all’accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, in materia di requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e degli emocomponenti e sul modello per le visite di verifica;CONSIDERATO che:
    • –  nei termini indicati è stata inviata dai legali rappresentanti delle Associazioni di volontariato alCentro Regionale Sangue la documentazione prevista ai fini del percorso di autorizzazioneall’esercizio e di accreditamento istituzionale;
    • –  il Centro Regionale Sangue ha provveduto a registrare l’elenco delle richieste pervenute neitermini previsti;
    • –  per facilitare la gestione del percorso di autorizzazione e accreditamento delle Unità di RaccoltaSangue è stato costituito un tavolo tecnico temporaneo con la partecipazione di rappresentanti della Regione, 2 rappresentanti delle Associazioni, 3 rappresentanti dei Servizi Trasfusionali, il rappresentante del Centro Nazionale Sangue e il direttore del Centro Regionale Sangue;
    • –  nella riunione del 14.11.2014 il predetto Tavolo tecnico ha delineato le varie tipologie delle unità/punti di raccolta sangue gestite sia dalle Associazioni sia dai Servizi Trasfusionali;
    • –  ai punti di raccolta gestiti dai Servizi trasfusionali, intesi quali articolazioni organizzative degli stessi, si applicano le medesime modalità di verifica per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e per l’accreditamento istituzionale previste per le Unità di Raccolta associative;
    • –  i requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti per le attività sanitarie delle Unità di Raccolta saranno approvati con successivo provvedimento modificativo e integrativo del DCA n. 8/2011;
    • –  il percorso definito con il presente provvedimento è finalizzato al miglioramento della qualità della rete trasfusionale anche attraverso un processo di risk assessment che consenta di selezionare le strutture rispondenti alle caratteristiche previste;STABILITO che, nelle more del completamento del processo di autorizzazione ed accreditamento, da realizzare entro il 30 giugno 2015, le Unità di Raccolta associative e le Articolazioni Organizzative dei Servizi Trasfusionali adibite all’attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti in esercizio alla data del presente provvedimento, al fine di assicurare la continuità operativa, potranno proseguire temporaneamente l’attività di raccolta previa presentazione, entro il 31 marzo 2015, ai competenti Uffici regionali e al Centro Regionale Sangue, di una dichiarazione del legale rappresentante in cui si attesti:

19/03/2015 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 23

– l’idoneità dei locali utilizzati per la raccolta del sangue ed emocomponenti e la rispondenza delle attività svolte ai requisiti tecnologici ed organizzativi previsti per le unità di raccolta;

– di effettuare le attività di raccolta nel rispetto delle misure di qualità e sicurezza previste dalla normativa vigente.

ATTESO che il Centro Regionale Sangue coordinerà, attraverso i valutatori iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, le visite di verifica iniziali e periodiche del possesso dei requisiti specifici nei confronti delle strutture adibite all’attività di raccolta di sangue interessate.

DECRETA

per le motivazioni in premessa riportate che si intendono integralmente richiamate:

1) di stabilire che:
– ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento istituzionale, le attività

2) di raccolta del sangue e degli emocomponenti effettuate presso punti di raccolta fissi, collocati in strutture pubbliche (es. “Case della Salute”) o private, gestiti dai Sevizi Trasfusionali o dalle Associazioni/Federazioni dei donatori, devono essere svolte in conformità ai requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti per le attività sanitarie delle Unità di Raccolta, nonché ai requisiti minimi strutturali ed igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente per l’esercizio delle attività sanitarie in regime ambulatoriale; la conformità ai requisiti strutturali ed igienico-sanitari deve essere garantita dalla struttura pubblica o privata ospitante; l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento istituzionale sono rilasciati alle Aziende sanitarie cui afferiscono i Servizi Trasfusionali o alle Associazioni/Federazioni dei donatori che gestiscono i predetti punti fissi;

  • –  per quanto concerne le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti effettuate presso punti di raccolta temporanei gestiti dai Sevizi Trasfusionali e dalle Associazioni/Federazioni dei donatori, essendo l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento istituzionale strettamente collegati alla “funzione” temporaneamente esercitata, le medesime dovranno essere svolte in locali comunque dotati di arredi ed attrezzature tali da garantire che le attività trasfusionali siano effettuate nel rispetto delle misure di qualità e sicurezza previste dalla normativa vigente;
  • –  i valutatori regionali iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, coordinati dal Centro Regionale Sangue effettueranno le verifiche presso i predetti punti di raccolta temporanei, sulla base di un calendario di attività trasmesso preventivamente dai Servizi Trasfusionali e dalle Associazioni/Federazioni al Centro Regionale Sangue, con l’obiettivo di effettuare la verifica alla rispondenza ai requisiti come previsto dalla normativa vigente; il predetto calendario dovrà essere trasmesso annualmente entro il 31 marzo, avrà vigenza biennale e dovrà indicare i punti di raccolta temporanei in cui si prevede di esercitare l’attività; successivamente al primo anno il calendario dovrà confermare i punti di raccolta previsti per l’anno in corso e indicare quelli previsti per l’anno successivo;
  • –  l’attività di raccolta con autoemoteca dovrà essere effettuata con mezzi rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale;
  • –  l’Amministrazione regionale rilascerà i provvedimenti di autorizzazione all’esercizio e di accreditamento istituzionale delle attività di raccolta del sangue e dei suoi componenti, previa verifica positiva dei requisiti autorizzativi e di accreditamento istituzionale e dei requisiti specifici da parte dei valutatori regionali iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, coordinati dal Centro Regionale Sangue;
  • –  i requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti per le attività sanitarie delle Unità di Raccolta saranno approvati con successivo provvedimento modificativo e integrativo del DCA n. 8/2011;di disporre che:

19/03/2015 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 23

  • –  nelle more del completamento del processo di autorizzazione ed accreditamento, da concludersi entro il 30 giugno 2015, al fine di assicurare la continuità operativa, le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti, effettuate in strutture diverse dai Servizi Trasfusionali, possono essere proseguite temporaneamente fino alla medesima data, previa presentazione da parte dei rispettivi legali rappresentanti, entro il 31 marzo 2015, di istanza di autorizzazione e accreditamento da presentarsi ai competenti Uffici regionali e al Centro Regionale Sangue, unitamente ad una dichiarazione dei legali rappresentanti ove si attesti:
    1. a)  l’impegno a completare l’eventuale adeguamento di tutte le strutture adibite all’attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti ai requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi per consentire l’accreditamento entro il 30 giugno 2015;
    2. b)  che le attività di raccolta sono svolte nel rispetto delle misure di qualità e sicurezza previste dalla normativa vigente;
  • –  il Centro Regionale Sangue, entro 15 giorni dall’emanazione del presente provvedimento, dovrà trasmettere alla Regione Lazio la documentazione richiesta ai Servizi Trasfusionali ed alle Associazioni/Federazioni, con note Prot. n. 371590 del 30.06.2014 e Prot. n. 424449 del 23.07.2014, ai fini dell’avvio del procedimento amministrativo relativo al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie e dell’accreditamento istituzionale;
  • –  Il Centro Regionale Sangue dovrà effettuare, per ciascun Servizio Trasfusionale e per ciascuna Associazione/Federazione, almeno tre verifiche con esito positivo presso punti di raccolta temporanei diversi per consentire il rilascio dell’accreditamento istituzionale entro il 30 giugno 2015; i restanti punti di raccolta dovranno essere verificati entro i 12 mesi successivi;
  • –  il coordinamento delle attività di verifica è svolto dall’Area Autorizzazione e Accreditamento – Completamento Adempimenti legge 12/2011 della Regione Lazio;
  • –  al Centro Regionale Sangue viene affidato l’incarico di coordinare, attraverso i valutatori regionali iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, le visite di verifica iniziali e periodiche del possesso dei requisiti specifici nei confronti dei punti di raccolta gestiti dai Servizi Trasfusionali e dalle Associazioni/Federazioni nonché delle autoemoteche;
  • –  il Centro Regionale Sangue, ove ritenuto necessario ai fini della valutazione dei requisiti strutturali, potrà richiedere l’intervento dei Dipartimenti della Prevenzione delle ASL competenti per territorio che sono tenuti a garantirne il supporto;
  • –  l’attività dei punti di raccolta potrà essere sospesa qualora, nell’ambito dell’attività di controllo, iniziale e periodico, dovessero riscontrarsi carenze dei requisiti di qualità e sicurezza tali da non consentirne la tempestiva soluzione;
  • –  il Centro Regionale Sangue e la competente struttura regionale provvederanno a monitorare il percorso di autorizzazione e accreditamento previsto dal presente provvedimento.Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Presidente della repubblica entro 120 giorni dalla sua pubblicazione.Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

    Il Presidente Nicola Zingaretti 

Servizio Civile Nazionale: pubblicato il bando 2015
servizio_civile_01 È stato pubblicato, in data odierna, il Bando Nazionale di Servizio Civile 2015 con scadenza il 16 aprile 2015 alle ore 14:00.
Tutti i progetti di Servizio Civile presentati da AVIS Nazionale e finanziati dall’Ufficio Nazionale sono consultabili a questo link.
Il totale dei progetti finanziati ad AVIS Nazionale è 14, e il totale dei posti di Servizio Civile assegnati con il Bando di Servizio Civile 2015 è 359, circa il 20% in più rispetto all’ultimo Bando di Servizio Civile finanziato. Il dettaglio del numero di volontari assegnati su ciascun progetto e per ciascuna sede è riportato nello schema allegato.
Si fa presente, a tutti gli interessati, che con la Determinazione UNSC Prot. 6486 del 10 febbraio 2010, l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ha approvato i criteri per la selezione dei candidati di Servizio Civile proposti da AVIS Nazionale con la nota del 31 luglio 2009, Prot. UNSC 26148/II.1.
Come chiaramente indicato in tutti i progetti a bando, i criteri che verranno impiegati da AVIS nelle selezioni dei candidati sono, pertanto, quelli approvati dall’Ufficio Nazionale. Al fine di evitare qualsiasi contestazione si invitano tutti gli interessati a leggere con molta attenzione i criteri impiegati nelle selezioni prima di inoltrare la propria candidatura, soprattutto tenendo conto del fatto che è possibile – ai sensi di legge – candidarsi per un unico progetto, un unico ente e un’unica sede, pena l’esclusione dal bando.
Per presentare la propria candidatura è necessario, quindi, seguire la seguente procedura:
1. Leggere, con attenzione, il Bando Nazionale per il Servizio Civile 2015 e i requisiti, previsti dalla legge, per poter presentare la propria candidatura (link al documento)
2. Leggere, con attenzione, i criteri di selezione dei candidati accreditati ad AVIS Nazionale (link al documento)
3. Leggere, con attenzione, la scheda di sintesi del progetto per il quale ci si intende candidare e gli eventuali particolari obblighi dei volontari durante il servizio indicati nel progetto (link al documento)
4. Individuare la sede di attuazione del progetto per la quale ci si intende candidare e valutare con attenzione la distanza dal proprio domicilio. Il Bando Nazionale di Servizio Civile 2015 prevede che le spese per raggiungere quotidianamente la sede di attuazione del servizio siano a carico dei volontari di Servizio Civile. È possibile candidarsi per un’unica sede di attuazione del progetto, pena l’esclusione.
5. Verificate tutte le condizioni del concorso, presentare la propria candidatura online attraverso il format predisposto da AVIS Nazionale. (link alla piattaforma per la raccolta delle candidature (http://www.serviziocivileavis.it/Candidati/Iscrizione/wfIscrizione.aspx). Si fa nuovamente presente che è possibile inviare un’unica domanda di partecipazione al Bando Nazionale di Servizio Civile, pena l’esclusione. Non è possibile, pertanto, candidarsi per più sedi, per più progetti o per enti diversi nell’ambito dello stesso Bando Nazionale.
6. Al termine dell’inserimento della propria candidatura attraverso il format predisposto da AVIS Nazionale, occorre stampare e raccogliere tutta la documentazione cartacea richiesta in allegato.
7. Verificare, con attenzione, che la documentazione cartacea stampata sia stata correttamente compilata in tutte le sue parti e firmata dove richiesto. Ai sensi di legge non è possibile accogliere domande redatte in maniera incompleta o non corretta. Tali domande non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
8. Verificare, con attenzione, che la documentazione da allegare alla domanda sia corretta e completa. Ai sensi di legge non è possibile accogliere domande prive di uno o più dei documenti richiesti. Tali domande non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
9. Al termine dell’inserimento della propria candidatura attraverso il format predisposto da AVIS Nazionale, tutta la documentazione stampata e raccolta va inviata, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o Posta Elettronica Certificata, ai seguenti indirizzi.
Ai sensi di legge NON è possibile accogliere domande pervenute tramite fax o tramite mail
. Tali domande non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015. L’indirizzo a cui spedire la documentazione è il seguente:

UFFICIO SERVIZIO CIVILE AVIS NAZIONALE
Viale Enrico Forlanini, 23
20134 Milano

Oppure

INDIRIZZO PEC: avisnazionale@pec.it10. Ai sensi di legge NON fa fede il timbro postale. Le candidature pervenute presso l’ufficio oltre il termine indicato dal Bando Nazionale non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
AVIS Nazionale ricevuta la documentazione ne verificherà la correttezza. Non è prevista, per legge, la richiesta di integrazione della documentazione inviata. Non è, pertanto, possibile inviare alcun tipo di documentazione integrativa.
Ai candidati che avranno inviato, entro i termini indicati dal Bando Nazionale, tutta la documentazione richiesta in forma corretta e completa, verrà inviata la convocazione ad una delle giornate di selezione.
La mancata partecipazione ai colloqui di selezione da parte di AVIS Nazionale comporterà l’esclusione dal bando. Ai candidati che non si presenteranno ai colloqui di selezione nelle date indicate da AVIS Nazionale verrà inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
Le date di selezione in programma per le quali si potrebbe venir convocati da parte di AVIS Nazionale sono riportate nello schema disponibile a questo link.
Per poter partecipare alle selezioni è necessario stampare la mail di convocazione di AVIS Nazionale. Non è possibile presentarsi alle date di selezione senza la convocazione di AVIS Nazionale che attesta la correttezza della documentazione cartacea verificata in sede nazionale.
Maggiori informazioni sul Servizio Civile Nazionale sono disponibili sul sito www.serviziocivile.it o nella pagina del sito www.avis.it/serviziocivile espressamente dedicata. Invitiamo, pertanto, tutti gli interessati ad acquisire tutte le informazioni utili prima di presentare la propria candidatura.
Per ulteriori chiarimenti o informazioni è possibile contattare l’Ufficio Servizio Civile di AVIS Nazionale, preferibilmente via mail, all’indirizzo: serviziocivile@avis.it o al numero di telefono 02/70.00.67.86 – interno 3, esclusivamente nel seguente orario di ufficio: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 17:30.

Forum Nazionale AVIS Giovani: «Siamo una generazione social(e)!»

forum_Spoleto_01 Comunicare bene, per fare il Bene”: questo è lo slogan coniato dai 200 giovani partecipanti al Forum Nazionale AVIS Giovani tenutosi a Spoleto il 28 febbraio e il 1° marzo scorsi.
L’evento, intitolato “Generazione soci@l(e): Le nuove sfide associative per la comunicazione 2.0” è stato un’occasione di riflessione e confronto sul corretto utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal web.
Il Forum è iniziato sabato mattina con un collegamento in videoconferenza con un incontro promosso a Roma da AVIS Nazionale per delineare il contributo associativo alla programmazione del “Piano Nazionale Plasma”.
forum_Spoleto_02Nel pomeriggio di sabato i lavori sono entrati nel vivo con gli interventi di tre professionisti: Marco Binotto, docente di Comunicazione dei Diritti e della Cittadinanza attiva all’Università Sapienza di Roma, il pubblicitario Antonino Santomartino, direttore creativo di Idea Comunicazione e autore del libro “Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit”, e Carmelo Samperi, professore di Social Media Marketing all’Università IULM di Milano.
«Il donatore non è un angelo – ha dichiarato Marco Binotto – ma una persona che cambia priorità, perché mette la felicità condivisa al primo posto rispetto all’ego. Comunicare questa attitudine agli altri richiede semplicità, leggerezza, chiarezza, ma anche profondità ed empatia».
Su questo tema si è espresso anche Antonino Santomartino, che ha sottolineato come la reputazione sia «l’immagine che il mondo esterno ha di noi. La sfida più importante per un’organizzazione non profit è, quindi, riuscire a farla coincidere con la vera identità e con gli ideali associativi».
«Per questo motivo – ha aggiunto Carmelo Samperi – risulta essenziale diffondere una cultura di alto rilievo sulla donazione in tutte le sue forme, attraverso una presenza constante nei social network. Per una realtà complessa e così strutturata come quella di AVIS, presente su tutto il territorio con più di 3.400 sedi, è importante rispettare linee guida sulla comunicazione condivise da tutti i soggetti coinvolti».
«Donare è una motivazione interna – ha concluso Rina Latu, vicepresidente di AVIS Nazionale – ed è nostro compito diffonderla nella società. Mettersi a disposizione degli altri significa non solo donare, ma anche avvicinarsi al volontariato, alla solidarietà e alla cittadinanza attiva in modo consapevole e concreto. La tecnologia offre strumenti che ci permettono di diffondere il nostro messaggio a un pubblico sempre più vasto e giovane. Ecco, quindi, che è fondamentale affidare alle nuove generazioni un ruolo centrale in questa opera di promozione e sensibilizzazione attraverso strategie e linguaggi innovativi».
Comunicato redatto dai partecipanti al Forum Giovani con il coordinamento dell’Ufficio Stampa di AVIS Nazionale
(nelle foto la delegazione della Consulta Giovani Avis Lazio e il gruppo al completo di giovani che ha preso parte al Forum Nazionale di Spoleto)

Parte il Servizio civile di Garanzia giovani

garanzia_giovaniInizia oggi l’esperienza di servizio civile nazionale per i primi giovani che hanno scelto la misura Servizio civile nazionale del programma Garanzia Giovani.
Sono 948 i ragazzi, di cui 943 cittadini italiani e 5 stranieri, impegnati sui 227 progetti distribuiti nelle varie Regioni che hanno aderito a tale misura.
“Ho ritenuto sin dall’inizio che fra le varie misure attivate nell’ambito di Garanzia giovani- ha precisato il ministro Poletti – il servizio civile nazionale potesse costituire una immediata opportunità di formazione propedeutica all’avvio a lavoro, fermo restando l’alto valore di servizio alla comunità che rappresenta l’esperienza di servizio civile nazionale. La partecipazione dei giovani, così numerosa, ha dato atto che la mia fiducia fosse ben riposta.”
“Anche per l’iniziativa di servizio civile nazionale collegata a Garanzia giovani – ha sottolineato il sottosegretario Luigi Bobba – si è registrato un elevato numero di domande; ben 5042 giovani hanno presentato la propria candidatura per questa prima partenza, a fronte dei 948 che saranno avviati oggi in attesa che, entro i prossimi mesi possano partire tutti gli altri. Un’ulteriore conferma di quanto il servizio civile nazionale possa rappresentare, anche per i giovani che stanno attraversando un momento difficile, un incentivo per mettersi in gioco e inserirsi attivamente nella vita del Paese, con responsabile senso di partecipazione e condivisione, tratti distintivi e caratterizzanti il servizio civile nazionale. Sicuramente l’impegno volontario dei giovani rappresenta un importante servizio alla comunità che evidenzia nelle nuove generazioni una rinnovata sensibilità e attenzione nel campo della solidarietà sociale”.
Il 39% dei volontari che partiranno ha un’età compresa tra i 24 e i 26 anni.
Il giorno 8 aprile partiranno altri 1.000 giovani e si prevede che entro il prossimo mese di maggio possa essere portato a termine l’avvio di tutti i volontari che sono stati selezionati fin qui nell’ambito del programma Garanzia Giovani (pari a 5.504).
(fonte: Ufficio Nazionale Servizio Civile)