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Donazione di sangue e omosessualità

Coppie-gay-in-aliaIn relazione ad un fatto di cronaca segnalato in data odierna (25 marzo 2015) e riferito ad una possibile esclusione dalla donazione di sangue di una persona omosessuale, AVIS NAZIONALE conferma la posizione già espressa in diverse occasioni negli ultimi anni, incentrata sulla distinzione tra categorie e comportamenti a rischio e quindi sulla non discriminazione a priori di ogni candidato donatore.
La selezione del donatore di sangue avviene sempre attraverso una serie di procedure standardizzate e con validità internazionale, atte a valutarne l’idoneità alla donazione stessa e a garantire quindi la massima sicurezza sia al paziente beneficiario sia al donatore.
Le procedure di selezione prevedonola lettura di una nota informativa circa, tra l’altro, la potenzialità di trasmettere infezioni con la donazione,la sottoscrizione di un modulo di consenso informato attraverso il quale il donatore periodico o aspirante tale risponde ad una serie di domande, comprese l’esposizione a eventuali comportamenti cosiddetti “a rischio”,un colloquio col Medico,e, infine,una serie di esami di laboratorio. Tutto ciò prescinde dal riferimento a “categorie a rischio.” Non è dunque l’appartenenza a tali categorie, ma sono i comportamenti a determinare il rischio che può compromettere la sicurezza del sangue donato; ad esempio comportamenti a rischio sono i rapporti sessuali non protetti, con più partner, con sconosciuti, sia omo sia eterosessuali.
A tal fine ricordiamo che nei Decreti Ministeriali e nelle linee guida per la selezione del donatore di sangue e di emocomponenti stilate dalla Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia (SIMTI) in collaborazione con AVIS ed altre Associazioni di volontariato del sangue, non si fa mai riferimento alle persone omosessuali, che come tali non vengono in alcun modo escluse preventivamente dalla donazione.
(fonte: www.avis.it)

Gemellaggio tra Avis Cisterna (Lt) e Recanati

AVIS - Gemellaggio Cisterna - Recanati - 2Gemellaggio di ritorno tra le Avis di Cisterna e quella di Recanati.
Domenica scorsa una delegazione composta dal presidente e alcuni membri del consiglio direttivo della sezione “Carmine Mazzei”, oltre che dal delegato dall’amministrazione comunale, hanno presenziato alla cerimonia ufficiale che si è tenuta nel centro di Recanati.
L’evento suggellava il gemellaggio tra le due consorelle avisine, già sancito nella manifestazione dell’ottobre scorso tenutosi a Cisterna in occasione del trentesimo anno di attività dell’Avis locale.
AVIS - Gemellaggio Cisterna - Recanati - 1Il gruppo cisternese, giunto in terra marchigiana già dal sabato precedente, ha avuto modo di visitare lo splendido centro storico della città di Leopardi, accolto con tutti gli onori dai responsabili Avis e dagli amministratori locali.
Il cerimoniale di gemellaggio è cominciato la mattina seguente, domenica 22 marzo, già alle 8:30. Da piazza Giacomo Leopardi fino alla cattedrale San Flaviano, il corteo delle autorità ha sfilato per le vie del centro. Una volta nel Duomo, il vescovo ha celebrato la Santa Messa alla presenza delle consorelle Avis giunte da diverse città d’Italia e dei rappresentanti dei cavalieri di San Marco di Venezia.
Dopo la funzione, il corteo si è diretto verso il monumento Avis di Recanati dove è stata deposta una corona floreale a forma di goccia di sangue.
La sfilata è ripresa alla volta del Palazzo comunale dove si è tenuta la cerimonia di sottoscrizione del patto di gemellaggio con le firme dei presidenti Avis di Cisterna, Marcello Galloppa, e di Recanati, Daniela Elisei, e dei rappresentanti delle due amministrazioni, il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, e il delegato di Cisterna, Marco Barone. “Ringrazio l’amministrazione comunale recanatese – commenta il consigliere Barone – per l’ospitalità e la cordialità con le quali ci hanno accolti. Inoltre rivolgo di nuovo un augurio all’Avis di Recanati che domenica ha festeggiato ben 55 anni di attività organizzando un evento molto emozionante. Un momento di aggregazione, di unione e comunione, battezzato dai valori della solidarietà, del volontariato e dell’amicizia”.
(fonte: Ufficio Stampa Comune Cisterna)

Assemblea Provinciale Avis Roma ad Anzio

Nella splendita Villa Sarsina (che prende il nome dagli Aldobrandini Principi di Sarsina) della città di Anzio (Rm), sabato scorso 18 marzo, si è svolta la 67a Assemblea dell’AVIS Provinciale di Roma.
Alla presenza anche dei due Vice Presidenti dell’AVIS Regionale Lazio, Roberto Fantauzzi e Marco Fioravante, e nel clima del reciproco rispetto di tutte le AVIS comunali si è giunti ad una facile conclusione della manifestazione; caratterizzata anche dal fatto che tutte le mozioni presentate sono state votate all’unanimità. Seguono alcune foto dell’evento di sabato scorso, 18 marzo 2015 ad Anzio.

Assemblea Provinciale Avis Frosinone ad Amaseno
Si è svolta ieri, domenica 22 marzo 2015, nella sala parrocchiale della chiesa di Santa Maria Assunta di Amaseno (Fr), l’annuale assemblea provinciale dell’Avis Frosinone, alla presenza di molti presidenti e delegati delle sezioni dell’intera provincia di Frosinone. Tantissimi i temi affrontati, oltre poi alle prassi burocratiche di rito come l’approvazione del bilancio consultivo e preventivo. Si è parlato molto anche del futuro dell’associazione in ambito provinciale per Frosinone, con il tema dell’Accreditamento Unità di Raccolta Sangue espresso nel decreto del commissario Zingaretti e pubblicato proprio nei giorni scorsi. Un’assemblea sicuramente interessante, dal quale sono scaturite le criticità che vive l’associazione in provincia di Frosinone, i risultati finora raggiunti, la crescita dell’anno appena trascorso e gli auspici per l’immediato futuro. Pubblichiamo le foto realizzate in occasione dell’evento. Presto pubblicheremo anche il video dell’Assemblea Provinciale Avis Frosinone e l’intervista al presidente provinciale Romano Reatini.
In rappresentanza dell’Avis Lazio, in qualità di vice-presidente vicario era presente Marco Fioravante, poi il responsabile della Comunicazione Avis Lazio, Roberto Andrelli, e il consigliere Tiziana Calcagni. In rappresentanza dell’Avis Nazionale è intervenuto, invece, il consigliere Antonio Tombolillo.
Accreditamento Istituzionale delle Unità di Raccolta Sangue Lazio

Trasmissione televisiva Ballaro'RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DEL 10 MARZO 2015,  n. U00101
Criteri e modalità per il rilascio dell’Autorizzazione all’esercizio e l’Accreditamento Istituzionale delle Unità di Raccolta Sangue associative e delle Articolazioni Organizzative dei Servizi Trasfusionali della Regione Lazio.

VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio;
la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n.6 e successive modifiche ed integrazioni;
la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, con la quale il Presidente della
Regione Lazio è stato nominato Commissario ad Acta per la realizzazione degli obiettivi di risanamento finanziario previsti nel piano di rientro dai disavanzi regionali nel settore sanitario;
la delibera del Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2014 con la quale l’Arch. Giovanni Bissoni è stato nominato Sub commissario per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del SSR della Regione Lazio, con il compito di affiancare il Commissario ad Acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell’incarico commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013;
il Decreto Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e successive modificazioni ed integrazioni; la Legge Regionale 3 marzo 2003, n. 4, e successive modifiche e integrazioni;
il Regolamento Regionale 26 gennaio 2007, n. 2, e successive modifiche e integrazioni;
il D.Lgs. 261 del 20 dicembre 2007, Art. 2, comma 1, con il quale sono state individuate e definite le attività svolte dai Servizi Trasfusionali e dalle Unità di raccolta, che si intendono rispettivamente “Le strutture e le relative articolazioni organizzative, comprese quelle per le attività di raccolta, previste dalla normativa vigente secondo i modelli organizzativi regionali, che sono responsabili sotto qualsiasi aspetto della raccolta e del controllo del sangue umano e dei suoi componenti, quale ne sia la destinazione, nonché della lavorazione, conservazione, distribuzione e assegnazione quando gli stessi sono destinati alla trasfusione” e “Strutture incaricate della raccolta, previa autorizzazione delle Regioni o Provincie autonome competenti, gestite dalle associazioni dei donatori volontari di sangue convenzionate e costituite ai sensi della normativa vigente; le Unità di raccolta, gestite singolarmente o in forma aggregata dalle predette associazioni, operano sotto la responsabilità tecnica del Servizio trasfusionale di riferimento;”;
la Deliberazione della Giunta Regionale 13 aprile 2012, n. 139 che ha recepito l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano sui requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei Servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e sul modello per le visite di verifica. Rep. Atti n. 242 del 16.12.2010;
la Determinazione dirigenziale n. B04512 del 20.07.2012 con la quale è stato recepito il Regolamento per l’organizzazione e la conduzione delle visite di verifica dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti svolte dal team di valutatori qualificati che comprende gli ispettori designati dalla Regione Lazio e inseriti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, ai sensi dell’Accordo fra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 16 dicembre 2010;
i Decreti del Commissario ad Acta n.U0082/2009 e n.U0092/2010 che istituiscono e confermano il Centro Regionale Sangue;
il Decreto del Commissario ad Acta n. U0090 del 10 novembre 2010 concernente l’approvazione dei requisiti minimi autorizzativi per l’esercizio delle attività sanitarie e socio sanitarie, con il quale è stato avviato, tra l’altro, il procedimento di accreditamento definitivo;
il Decreto del Commissario ad Acta n. U0008 del 10 febbraio 2011 che modifica e integra il Decreto del Commissario ad Acta U0090/2010;
il Decreto del Commissario ad Acta n.U00379 del 07.08.2013 con cui è stato nominato il direttore del Centro Regionale Sangue;
il Decreto del Commissario ad Acta n. 207 del 20 giugno 2014 che ha confermato il ruolo del Centro Regionale Sangue, in particolare, ha recepito nell’Allegato 1 l’Accordo tra il Governo, le

19/03/2015 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 23

OGGETTO: Criteri e modalità per il rilascio dell’Autorizzazione all’esercizio e l’Accreditamento Istituzionale delle Unità di Raccolta Sangue associative e delle Articolazioni Organizzative dei Servizi Trasfusionali della Regione Lazio.

IL PRESIDENTE IN QUALITA’ DI COMMISSARIO AD ACTA

19/03/2015 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 23

Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 25 luglio 2012, concernete “Linee guida per l’accreditamento dei Servizi trasfusionali e delle Unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti”. Rep Atti n.149 del 25.07.2012;

  • –  la nota prot. 371590 del 30.06.2014 trasmessa ai legali rappresentanti delle Associazioni/Federazioni di donatori volontari di sangue unitamente alla scheda e alla relativa check list da compilare per ogni unità di raccolta di sangue (UdR) al fine di avviare le procedure per l’autorizzazione e l’accreditamento istituzionale;
  • –  la nota prot. n.424449 del 23.07.2014 trasmessa ai legali rappresentanti delle Associazioni/Federazioni di donatori volontari di sangue con la quale è stato richiesto di integrare la documentazione prodotta con il modulo della dichiarazione preliminare ai fini del rilascio di una nuova autorizzazione all’esercizio e/o di conferma dell’autorizzazione delle unità di raccolta di sangue, ai sensi della Legge Regionale n. 4/2003 e del Regolamento Regionale n. 2/2007;
  • –  la nota prot. n. 534757 del 29.09.2014 con la quale è stato comunicato ai legali rappresentanti delle Associazioni/Federazioni di donatori volontari di sangue lo stato dell’iter amministrativo per l’autorizzazione e l’accreditamento delle unità di raccolta di sangue associative e la proroga al 30.10.2014 del termine di presentazione della documentazione integrativa richiesta;
  • –  il Decreto Legge n. 192 del 31.12.2014 convertito dalla Legge 27 febbraio 2015, n. 11, che proroga al 30 giugno 2015 il termine del 31 dicembre 2014 previsto dall’articolo 2, comma 1-sexies, lettera c), del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, per dare compiuta attuazione all’accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, in materia di requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e degli emocomponenti e sul modello per le visite di verifica;CONSIDERATO che:
    • –  nei termini indicati è stata inviata dai legali rappresentanti delle Associazioni di volontariato alCentro Regionale Sangue la documentazione prevista ai fini del percorso di autorizzazioneall’esercizio e di accreditamento istituzionale;
    • –  il Centro Regionale Sangue ha provveduto a registrare l’elenco delle richieste pervenute neitermini previsti;
    • –  per facilitare la gestione del percorso di autorizzazione e accreditamento delle Unità di RaccoltaSangue è stato costituito un tavolo tecnico temporaneo con la partecipazione di rappresentanti della Regione, 2 rappresentanti delle Associazioni, 3 rappresentanti dei Servizi Trasfusionali, il rappresentante del Centro Nazionale Sangue e il direttore del Centro Regionale Sangue;
    • –  nella riunione del 14.11.2014 il predetto Tavolo tecnico ha delineato le varie tipologie delle unità/punti di raccolta sangue gestite sia dalle Associazioni sia dai Servizi Trasfusionali;
    • –  ai punti di raccolta gestiti dai Servizi trasfusionali, intesi quali articolazioni organizzative degli stessi, si applicano le medesime modalità di verifica per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e per l’accreditamento istituzionale previste per le Unità di Raccolta associative;
    • –  i requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti per le attività sanitarie delle Unità di Raccolta saranno approvati con successivo provvedimento modificativo e integrativo del DCA n. 8/2011;
    • –  il percorso definito con il presente provvedimento è finalizzato al miglioramento della qualità della rete trasfusionale anche attraverso un processo di risk assessment che consenta di selezionare le strutture rispondenti alle caratteristiche previste;STABILITO che, nelle more del completamento del processo di autorizzazione ed accreditamento, da realizzare entro il 30 giugno 2015, le Unità di Raccolta associative e le Articolazioni Organizzative dei Servizi Trasfusionali adibite all’attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti in esercizio alla data del presente provvedimento, al fine di assicurare la continuità operativa, potranno proseguire temporaneamente l’attività di raccolta previa presentazione, entro il 31 marzo 2015, ai competenti Uffici regionali e al Centro Regionale Sangue, di una dichiarazione del legale rappresentante in cui si attesti:

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– l’idoneità dei locali utilizzati per la raccolta del sangue ed emocomponenti e la rispondenza delle attività svolte ai requisiti tecnologici ed organizzativi previsti per le unità di raccolta;

– di effettuare le attività di raccolta nel rispetto delle misure di qualità e sicurezza previste dalla normativa vigente.

ATTESO che il Centro Regionale Sangue coordinerà, attraverso i valutatori iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, le visite di verifica iniziali e periodiche del possesso dei requisiti specifici nei confronti delle strutture adibite all’attività di raccolta di sangue interessate.

DECRETA

per le motivazioni in premessa riportate che si intendono integralmente richiamate:

1) di stabilire che:
– ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento istituzionale, le attività

2) di raccolta del sangue e degli emocomponenti effettuate presso punti di raccolta fissi, collocati in strutture pubbliche (es. “Case della Salute”) o private, gestiti dai Sevizi Trasfusionali o dalle Associazioni/Federazioni dei donatori, devono essere svolte in conformità ai requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti per le attività sanitarie delle Unità di Raccolta, nonché ai requisiti minimi strutturali ed igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente per l’esercizio delle attività sanitarie in regime ambulatoriale; la conformità ai requisiti strutturali ed igienico-sanitari deve essere garantita dalla struttura pubblica o privata ospitante; l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento istituzionale sono rilasciati alle Aziende sanitarie cui afferiscono i Servizi Trasfusionali o alle Associazioni/Federazioni dei donatori che gestiscono i predetti punti fissi;

  • –  per quanto concerne le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti effettuate presso punti di raccolta temporanei gestiti dai Sevizi Trasfusionali e dalle Associazioni/Federazioni dei donatori, essendo l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento istituzionale strettamente collegati alla “funzione” temporaneamente esercitata, le medesime dovranno essere svolte in locali comunque dotati di arredi ed attrezzature tali da garantire che le attività trasfusionali siano effettuate nel rispetto delle misure di qualità e sicurezza previste dalla normativa vigente;
  • –  i valutatori regionali iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, coordinati dal Centro Regionale Sangue effettueranno le verifiche presso i predetti punti di raccolta temporanei, sulla base di un calendario di attività trasmesso preventivamente dai Servizi Trasfusionali e dalle Associazioni/Federazioni al Centro Regionale Sangue, con l’obiettivo di effettuare la verifica alla rispondenza ai requisiti come previsto dalla normativa vigente; il predetto calendario dovrà essere trasmesso annualmente entro il 31 marzo, avrà vigenza biennale e dovrà indicare i punti di raccolta temporanei in cui si prevede di esercitare l’attività; successivamente al primo anno il calendario dovrà confermare i punti di raccolta previsti per l’anno in corso e indicare quelli previsti per l’anno successivo;
  • –  l’attività di raccolta con autoemoteca dovrà essere effettuata con mezzi rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale;
  • –  l’Amministrazione regionale rilascerà i provvedimenti di autorizzazione all’esercizio e di accreditamento istituzionale delle attività di raccolta del sangue e dei suoi componenti, previa verifica positiva dei requisiti autorizzativi e di accreditamento istituzionale e dei requisiti specifici da parte dei valutatori regionali iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, coordinati dal Centro Regionale Sangue;
  • –  i requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti per le attività sanitarie delle Unità di Raccolta saranno approvati con successivo provvedimento modificativo e integrativo del DCA n. 8/2011;di disporre che:

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  • –  nelle more del completamento del processo di autorizzazione ed accreditamento, da concludersi entro il 30 giugno 2015, al fine di assicurare la continuità operativa, le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti, effettuate in strutture diverse dai Servizi Trasfusionali, possono essere proseguite temporaneamente fino alla medesima data, previa presentazione da parte dei rispettivi legali rappresentanti, entro il 31 marzo 2015, di istanza di autorizzazione e accreditamento da presentarsi ai competenti Uffici regionali e al Centro Regionale Sangue, unitamente ad una dichiarazione dei legali rappresentanti ove si attesti:
    1. a)  l’impegno a completare l’eventuale adeguamento di tutte le strutture adibite all’attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti ai requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi per consentire l’accreditamento entro il 30 giugno 2015;
    2. b)  che le attività di raccolta sono svolte nel rispetto delle misure di qualità e sicurezza previste dalla normativa vigente;
  • –  il Centro Regionale Sangue, entro 15 giorni dall’emanazione del presente provvedimento, dovrà trasmettere alla Regione Lazio la documentazione richiesta ai Servizi Trasfusionali ed alle Associazioni/Federazioni, con note Prot. n. 371590 del 30.06.2014 e Prot. n. 424449 del 23.07.2014, ai fini dell’avvio del procedimento amministrativo relativo al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie e dell’accreditamento istituzionale;
  • –  Il Centro Regionale Sangue dovrà effettuare, per ciascun Servizio Trasfusionale e per ciascuna Associazione/Federazione, almeno tre verifiche con esito positivo presso punti di raccolta temporanei diversi per consentire il rilascio dell’accreditamento istituzionale entro il 30 giugno 2015; i restanti punti di raccolta dovranno essere verificati entro i 12 mesi successivi;
  • –  il coordinamento delle attività di verifica è svolto dall’Area Autorizzazione e Accreditamento – Completamento Adempimenti legge 12/2011 della Regione Lazio;
  • –  al Centro Regionale Sangue viene affidato l’incarico di coordinare, attraverso i valutatori regionali iscritti nell’Elenco nazionale dei valutatori per il sistema trasfusionale di cui al DM del 26 maggio 2011, le visite di verifica iniziali e periodiche del possesso dei requisiti specifici nei confronti dei punti di raccolta gestiti dai Servizi Trasfusionali e dalle Associazioni/Federazioni nonché delle autoemoteche;
  • –  il Centro Regionale Sangue, ove ritenuto necessario ai fini della valutazione dei requisiti strutturali, potrà richiedere l’intervento dei Dipartimenti della Prevenzione delle ASL competenti per territorio che sono tenuti a garantirne il supporto;
  • –  l’attività dei punti di raccolta potrà essere sospesa qualora, nell’ambito dell’attività di controllo, iniziale e periodico, dovessero riscontrarsi carenze dei requisiti di qualità e sicurezza tali da non consentirne la tempestiva soluzione;
  • –  il Centro Regionale Sangue e la competente struttura regionale provvederanno a monitorare il percorso di autorizzazione e accreditamento previsto dal presente provvedimento.Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Presidente della repubblica entro 120 giorni dalla sua pubblicazione.Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

    Il Presidente Nicola Zingaretti 

Servizio Civile Nazionale: pubblicato il bando 2015
servizio_civile_01 È stato pubblicato, in data odierna, il Bando Nazionale di Servizio Civile 2015 con scadenza il 16 aprile 2015 alle ore 14:00.
Tutti i progetti di Servizio Civile presentati da AVIS Nazionale e finanziati dall’Ufficio Nazionale sono consultabili a questo link.
Il totale dei progetti finanziati ad AVIS Nazionale è 14, e il totale dei posti di Servizio Civile assegnati con il Bando di Servizio Civile 2015 è 359, circa il 20% in più rispetto all’ultimo Bando di Servizio Civile finanziato. Il dettaglio del numero di volontari assegnati su ciascun progetto e per ciascuna sede è riportato nello schema allegato.
Si fa presente, a tutti gli interessati, che con la Determinazione UNSC Prot. 6486 del 10 febbraio 2010, l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ha approvato i criteri per la selezione dei candidati di Servizio Civile proposti da AVIS Nazionale con la nota del 31 luglio 2009, Prot. UNSC 26148/II.1.
Come chiaramente indicato in tutti i progetti a bando, i criteri che verranno impiegati da AVIS nelle selezioni dei candidati sono, pertanto, quelli approvati dall’Ufficio Nazionale. Al fine di evitare qualsiasi contestazione si invitano tutti gli interessati a leggere con molta attenzione i criteri impiegati nelle selezioni prima di inoltrare la propria candidatura, soprattutto tenendo conto del fatto che è possibile – ai sensi di legge – candidarsi per un unico progetto, un unico ente e un’unica sede, pena l’esclusione dal bando.
Per presentare la propria candidatura è necessario, quindi, seguire la seguente procedura:
1. Leggere, con attenzione, il Bando Nazionale per il Servizio Civile 2015 e i requisiti, previsti dalla legge, per poter presentare la propria candidatura (link al documento)
2. Leggere, con attenzione, i criteri di selezione dei candidati accreditati ad AVIS Nazionale (link al documento)
3. Leggere, con attenzione, la scheda di sintesi del progetto per il quale ci si intende candidare e gli eventuali particolari obblighi dei volontari durante il servizio indicati nel progetto (link al documento)
4. Individuare la sede di attuazione del progetto per la quale ci si intende candidare e valutare con attenzione la distanza dal proprio domicilio. Il Bando Nazionale di Servizio Civile 2015 prevede che le spese per raggiungere quotidianamente la sede di attuazione del servizio siano a carico dei volontari di Servizio Civile. È possibile candidarsi per un’unica sede di attuazione del progetto, pena l’esclusione.
5. Verificate tutte le condizioni del concorso, presentare la propria candidatura online attraverso il format predisposto da AVIS Nazionale. (link alla piattaforma per la raccolta delle candidature (http://www.serviziocivileavis.it/Candidati/Iscrizione/wfIscrizione.aspx). Si fa nuovamente presente che è possibile inviare un’unica domanda di partecipazione al Bando Nazionale di Servizio Civile, pena l’esclusione. Non è possibile, pertanto, candidarsi per più sedi, per più progetti o per enti diversi nell’ambito dello stesso Bando Nazionale.
6. Al termine dell’inserimento della propria candidatura attraverso il format predisposto da AVIS Nazionale, occorre stampare e raccogliere tutta la documentazione cartacea richiesta in allegato.
7. Verificare, con attenzione, che la documentazione cartacea stampata sia stata correttamente compilata in tutte le sue parti e firmata dove richiesto. Ai sensi di legge non è possibile accogliere domande redatte in maniera incompleta o non corretta. Tali domande non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
8. Verificare, con attenzione, che la documentazione da allegare alla domanda sia corretta e completa. Ai sensi di legge non è possibile accogliere domande prive di uno o più dei documenti richiesti. Tali domande non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
9. Al termine dell’inserimento della propria candidatura attraverso il format predisposto da AVIS Nazionale, tutta la documentazione stampata e raccolta va inviata, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o Posta Elettronica Certificata, ai seguenti indirizzi.
Ai sensi di legge NON è possibile accogliere domande pervenute tramite fax o tramite mail
. Tali domande non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015. L’indirizzo a cui spedire la documentazione è il seguente:

UFFICIO SERVIZIO CIVILE AVIS NAZIONALE
Viale Enrico Forlanini, 23
20134 Milano

Oppure

INDIRIZZO PEC: avisnazionale@pec.it10. Ai sensi di legge NON fa fede il timbro postale. Le candidature pervenute presso l’ufficio oltre il termine indicato dal Bando Nazionale non potranno, pertanto, essere prese in considerazione e, ai candidati, sarà in tal caso inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
AVIS Nazionale ricevuta la documentazione ne verificherà la correttezza. Non è prevista, per legge, la richiesta di integrazione della documentazione inviata. Non è, pertanto, possibile inviare alcun tipo di documentazione integrativa.
Ai candidati che avranno inviato, entro i termini indicati dal Bando Nazionale, tutta la documentazione richiesta in forma corretta e completa, verrà inviata la convocazione ad una delle giornate di selezione.
La mancata partecipazione ai colloqui di selezione da parte di AVIS Nazionale comporterà l’esclusione dal bando. Ai candidati che non si presenteranno ai colloqui di selezione nelle date indicate da AVIS Nazionale verrà inviata una comunicazione scritta di esclusione dal Bando Nazionale di Servizio Civile 2015.
Le date di selezione in programma per le quali si potrebbe venir convocati da parte di AVIS Nazionale sono riportate nello schema disponibile a questo link.
Per poter partecipare alle selezioni è necessario stampare la mail di convocazione di AVIS Nazionale. Non è possibile presentarsi alle date di selezione senza la convocazione di AVIS Nazionale che attesta la correttezza della documentazione cartacea verificata in sede nazionale.
Maggiori informazioni sul Servizio Civile Nazionale sono disponibili sul sito www.serviziocivile.it o nella pagina del sito www.avis.it/serviziocivile espressamente dedicata. Invitiamo, pertanto, tutti gli interessati ad acquisire tutte le informazioni utili prima di presentare la propria candidatura.
Per ulteriori chiarimenti o informazioni è possibile contattare l’Ufficio Servizio Civile di AVIS Nazionale, preferibilmente via mail, all’indirizzo: serviziocivile@avis.it o al numero di telefono 02/70.00.67.86 – interno 3, esclusivamente nel seguente orario di ufficio: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 17:30.